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La storia di Annalisa

Mi presento sono Martina ho 18 anni e vivo in Sicilia di preciso a Gela,sono la più grande dei figli, mia madre circa il 18 agosto 2009 rimane incinta, una gravidanza alquanto desiderata da tutta la famiglia, Annalisa questo il nome della nostra principessina arrivò dopo 14 anni dall’ultima gravidanza. Nei controlli con il ginecologo tutto procedeva bene fino al 3 mese quando convinsi mia madre ad andare in un mese due volte a fare l’ecografia,si ben due volte perchè non si vedeva il sesso,quella mattina arrivammo felici:finalmente sapremmo se è femmina o maschio ripetevo alla mia mamma, invece il dott. non appena la controllò divenne subito serio e disse: signora per il momento non è importante il sesso, il feto è affetto da una malformazione chiamata Ernia diaframmale congenita sinistra e aggiunse che questa rara malformazione è curabile con un intervento alla nascita ma che non sempre questi bimbi c’è la fanno perchè i polmoni non si sviluppano molto bene essendo schiacciati dai vari organi che risalgono, io e la mia mamma cominciammo a piangere non capivamo e non volevamo accettare la situazione. Quando ritornammo a casa sconvolti raccontammo il tutto alle persone che più ci stavano accanto,io cercai subito su google dove però non riuscivo a capire di cosa si trattasse,poi mi venne in mente di cercare su facebook dove li ho trovato un associazione tutta composta da madri che hanno già affrontato quello che noi stavamo vivendo,quale occasione migliore per capire di cosa si trattasse,domandai il numero di una madre che poi si rivelo una persona meravigliosa e un’amica con il quale passammo molte ore a chiarirci i dubbi,devo dire che non potevamo finire in mani migliori “Letizia Mauri” ci accompagno per tutta la gravidanza e dopo a telefono inoltre in quei giorni incominciammo a frequentare la chiesa, questa assieme alla forza e alla speranza che ci infondevano i componenti del gruppo su facebook, ci diede la forza di dire ai medici che noi avremmo portato la gravidanza avanti nonostante il problema, scusate se parlo come se fosse mia figlia ma io l’ho vissuta come tale. Da questo momento in poi la nostra vita cambiò. Ci recavamo ogni 15 giorni a Catania dove li ci aspettavano il dott. Conoscenti e il chirurgo che doveva operare Annalisa il dott. Di Benedetto, la situazione ce la confermarono anche loro e aggiunsero che si trattava di un tipo di ernia severa, loro non ci diedero mai conferme e ci dissero che solo alla nascita potevano avere un quadro chiaro. I mesi passavano l’ansia aumentava ci preoccupava anche il fatto che se a mia madre fossero venute le contrazioni dato che con la malformazione il liquido amniotico aumenta l’ospedale più vicino distava a un ora e mezza,nonostante tutto procedeva bene fino al 7 mese quando mia madre si senti male, andammo subito a Catania e li ci dissero che se la mia sorellina sarebbe nata non c’è l’avrebbe fatta era troppo piccola, lo sviluppo polmonare avviene l’ottavo mese,sarebbe morta,cosi la ricoverarono e gli fecero le flebo per trattenere,fu ricoverata circa 15 giorni dopo di che ritornammo a casa ma l’ottavo mese si senti nuovamente male corsa all’ospedale di Catania ma li non avevano l’incubatrice, se mia sorella nasceva la dovevano trasferire allora si decise assieme ai medici di andare in un altra struttura e ci mandarono a Taormina all’ospedale S.Vincenzo, mia madre rimase ricoverata circa un mese fino alla nascita di mia sorella, non immaginate neppure con quanta difficoltà mia madre stese ricoverata, abbiamo visto più di 25 bambini nascere,vedere le gioie di tutte quelle madri nell’avere i loro bimbi vicini e dopo nemmeno 3 giorni portarseli via a casa e magari non rientrare più in un ospedale per chissà quanto tempo ci faceva pensare alla nostra situazione in quando la nostra piccola non avrebbe mai fatto lo stesso percorso degli altri bimbi,quindi tanta tristezza e tanto pianto,ma nonostante tutto cercavo di rialzare il morale alla mia mamma e pensare sempre al positivo…I giorni passarono lenti e speranzosi poi si decise il giorno della nascita della mia sorellina che avvenne giorno 7 aprile. Quella mattina vidi la mia sorellina uscire dalla sala operatoria e trasportata subito in sala intensiva furono i momenti più brutti ma nello stesso tempo più emozionanti di tutta la mia vita, poi corsi da mia madre e le dissi che l’avevo vista e che oltre ad essere bellissima ed avere tantissimi capelli neri, stava bene,nel frattempo mio padre parlava con i medici per sapere le condizione di Annalisa e le parole dei medici furono: la situazione è più grave di quando si ci aspettasse i polmoni sono piccolissimi uno addirittura non si è nemmeno riuscito a formare durante la gravidanza, quindi possiamo contare solo su un polmone…noi eravamo disperati non osavamo dire niente a mia madre almeno per i primi giorni, Ero triste sconvolta,pregavo affinchè Dio gli facesse il dono della vita ad Annalisa; la situazione da ora in ora non migliorava allora il dott. Di Benedetto decise di operare lo stesso e il giorno dopo la nascita gli rimisero tutto a posto,i medici ripetevano:nella sua gravità è stabile…..Annalisa lottava con tutte le sue forze ma i suoi polmoni non ce la facevano quello stesso giorno la attaccarono ad un macchinario chiamato Ecmo, l’ecmo in pratica respira al posto del paziente in questo caso apposto di Annalisa, ci spiegarono pure che questo macchinario è troppo invasivo …giorni dopo fecero la prova a levarlo ma lei dopo poche ore si affaticava e allora lo rimettevano….Il sesto giorno la mia sorellina mi fece un bellissimo regalo, quando andammo a trovarla in terapia intensiva mentre i miei genitori parlavano in una stanza con i medici, io ero dietro il vetro che la osservavo e lei si apri gli occhi,tanta emozione, aveva scelto me per farsi vedere in tutto il suo splendore!!!…….. Il 9 giorno di vita,fu un giorno particolare il dott. Di Benedetto controllò come procedeva l’operazione e il post-operatorio,finalmente ci diedero delle buone notizie la mia sorellina poteva incominciare a mangiare e l’ECMO gli fu tolto quella sera stessa,i medici facevano festa e noi non stavamo con i piedi per terra, Ringraziai Dio chissà quante volte, ero veramente felice dopo nove giorni finalmente potevo incominciare ad essere più sollevata,anche se sapevo che il cammino era ancora lungo,diedi subito la notizia ai miei cari amici di facebook,la gioia era troppa…….il Dott. Salvo(primario della terapia intensiva) quella sera era di turno, Annalisa respirava sola da circa due ore,tutto procedeva bene ma ad un tratto si accorse che il cuore si ci stava affaticando che c’era qualcosa che non andava immediatamente gli riattaccarono l’Ecmo. Il 17 aprile, quando alle 10 del mattino fummo io mia madre e il mio papà in ospedale dove ci comunicarono che alla nostra PRINCIPESSINA ANNALISA BATTEVA ANCORA IL CUORE MA CHE SE NE ERA ANDATA NEUROLOGICAMENTE….quella mattina tanto dolore ci colpi non avremmo più rivisto il nostro amore….tanto dolore ma non disperazione si perchè Annalisa durante la gravidanza ci avvicinò alla chiesa e alla fede, infatti Dio ci diede la forza di affrontare tutto e di continuare oggi una vita serena anche se non con lei ma vivendo anche per lei,Annalisa ci ha fatto capire il vero valore della vita si perchè non siamo tutti fortunati ad averne una, inoltre lei durante tutto questo percorso ci ha fatto conoscere persone meravigliose che ci hanno imparato molto… Io ripeto sempre che Annalisa è l’emozione più grande che mamma e papà potevano regalarmi…. Noi siamo fieri di aver dato una possibilità di vita alla nostra piccola e se oggi io scrivo e solo per dire che non dobbiamo essere noi a decidere la sorte di questi bimbi,ma devono essere loro grazie a noi ad affrontarla e magari riuscirla a vincere questa battaglia….ora Annalisa e la nostra forza e con la forza del suo ricordo rialziamo la testa e andiamo avanti……………….Quel giorno fu molto difficile per me, il mio sogno di avere accanto una sorellina e di fargli da mamma svanì, mi senti morire un pezzo di cuore,mi senti come vuota inutile,non vi nego che seppellire mia sorella quello che doveva essere il nostro giocattolino a casa fu straziante… vi dico pure e non me ne vergogno che da quella sera per un paio di giorni dormi assieme ai miei genitori nel lettone della loro stanza, Annalisa se ne era andata ma lei ci univa anche nel dormire, ci dava la forza per alzarci la mattina e continuare anche senza di lei, ma vivere anche per lei,io oggi mi ritengo fortunata ad avere conosciuto Annalisa,di aver affrontato assieme alla mia famiglia quest’esperienza che pur avendoci causato cosi tanto dolore mi ha fatto crescere e capire che la vita a volte ci riserva brutte sorprese ma che da queste si possono ricavare dei benefici per il futuro,pensavo sempre che a noi non poteva succedere una cosa del genere, pensavo sempre che io avrei avuto una sorellina sanissima, invece Dio mi ha imparato che esistono problematiche che colpiscono i bimbi già quando sono dei feti e che per loro la vita non sarà per niente facile,che forse non vedranno nemmeno la luce di questo mondo………………Ora sono cresciuta, ora ho capito, ora sono pronta, mi sento grande, mi sento donna, mi sento che un giorno sarò mamma,una mamma che chiamerà sua figlia Annalisa non solo perchè è mia sorella ma per tutto quello che sono oggi e che diventerò grazie a lei……Annalisa sei dove le principesse vanno…NEL REGNO DI DIO!!!!……………………..

RINGRAZIAMENTI:ringrazio Letizia Mauri per il sostegno durante tutti questi mesi, per avermi dato la possibilità di scrivere la nostra storia, inoltre a tutte le mamme che mi hanno aiutata su Facebook sia prima che dopo quest’esperienza, siete meravigliose veramente…volevo fare un saluto particolare a tutti gli angioletti che ci guardano fieri dal cielo,ho conosciuto le loro madri e sono donne stupende che amano molto i loro bimbi anche se ora non ci sono più…un saluto anche a tutti i bimbi che hanno sconfitto la battaglia…..

Un augurio a chi leggendo decide di dare una possibilità di vita al proprio bambino!!!! 13/07/2010

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