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Dalla Campania, la storia di Gabriella

Volevo innanzitutto ringraziare l’ideatore di questo sito e quindi approfitto per dare la mia testimonianza.

Nostra figlia Gabry è stata operata quando aveva 4 mesi ,fino ad allora non avevamo conosciute paure peggiori anche perché la gravidanza, la prima, era andata piuttosto bene.

Nostra figlia aveva spesso vomito e la pediatra pensava che la causa fosse il tipo di latte in polvere, ma il problema persisteva, finché un giorno le prescrisse un farmaco che appena nostra figlia assunse gli venne una crisi extrapiramidale.

Iniziò ora la nostra dura battaglia contro un nemico invisibile; andammo di corsa all’ospedale Santobono di Napoli, i medici non sapevano più quali esami fare su quella piccola bambina; esami del sangue, radiografie, ecografie, ecc. le iniziarono a diagnosticare le più svariate malattie, alla fine con un semplice clismaopaco giunsero alla conclusione: “ernia diaframmatica”.

Il chirurgo ci comunicò che doveva essere operata con estrema urgenza visto che gli organi intestinali stavano quasi vicino al cuore. Vi lascio immaginare il nostro stato d’animo.

La piccola fu trasportata subito in sala operatoria, non ricordo quanto tempo durò l’intervento, poiché i minuti sembravano ore. Nel frattempo ci rimase una sola cosa da fare:AFFIDARCI A DIO. Nostra figlia uscì dalla sala operatoria con tubi e lavaggi per tutto il corpo e fu portata in terapia intensiva . Tutti i momenti chiedevamo ai medici le sue condizioni e loro rispondevano: ”stabili”. Quando uscì ,dopo una settimana, fu la giornata più bella della nostra vita, è una gioia che non si può descrivere.

Durante la degenza post-operatoria al Santobono conobbi una famiglia la quale aveva avuto anni prima una figlia con lo stesso problema. Ricordo ancora le parole che dissero: “l’ernia diaframmatica la chiamano luna di miele, poiché è simile a due sposini in viaggio di nozze che tra una carezza ed un bacio possono ritrovarsi in un violento litigio”. Poi, spiegandosi meglio, mi dissero che chi subisce questo tipo di intervento può essere soggetto ad una recidiva ed infatti, amici miei, nostra figlia dopo circa 20mesi cioè a 2 anni fu operata di nuovo poiché si riaprì la cucitura fatta sul quel piccolo diaframma .

Come ce ne accorgemmo? La piccola iniziava nuovamente a vomitare, andammo subito al Santobono e tramite una RX toracica videro subito di cosa si trattava: “ERNIA DIAFRAMMATICA RECIDIVA”. Stesso tran tran della prima esperienza (a differenza che questa volta sapevamo a cosa andavamo incontro).

RINGRAZIANDO DIO anche quell’intervento ebbe un buon fine.

Cari amici con queste brutte esperienze la nostra vita è cambiata nel senso che viviamo giorno per giorno, non preoccupandoci troppo di quello che può succedere domani.

LA VITA ED IL SUO PERCORSO DIPENDONO DA DIO.

Gennaro e Tina

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