La Storia di Aurora
Un ciao a tutti, sono un nuovo membro della vostra bella famiglia Ernia Diaframmatica, mi presento mi chiamo Giuseppe Floridia sono di Palermo sposato da 7 anni. .Mia moglie si chiama Rosy e abitiamo a Carini un paese distante una 20 di Km da Palermo città.
Voglio raccontare la mia storia successa con la nascita della mia bambina.
Tutto ebbe inizio al 7 mese di gravidanza……….
Nel mese di ottobre/novembre la Dott.ssa dell’ospedale Policlinico di Palermo,dove eravamo seguiti ambulatorialmente,ci ha richiesto un esame che ancora non avevamo fatto e cioè Ecocardio fetale, che guarda caso si esegue prorprio al 7 mese di gravidanza, non essendoci disponibilità di ecografisti in ospedale lo abbiamo dovuto fare esterno a pagamento (ovvio).E cosi l’indomani mi premuro a prenotare in un ambulatorio.
Arriva il giorno dell’esame, e mentre il dottore fa la sua diagnosi, e vedendo,la sua espressione capisco che qualcosa non va.
Mi dice di una sospetta Cam Polmonare,o Ernia Diaframmatica, dicendomi questo,il mio stato d’animo è cambiato dalla felicità alla tristezza perché non sapevamo cosa fosse, ci chiedevamo tutti i perché, e che cosa sarebbe successo alla nascita della nostra bimba.
Nello stesso giorno immediatamente chiamo il mio ginecologo, e lo informo della situazione, dove anche lui rimane meravigliato, dato che tutti gli esami che avevamo fatto in principio,erano tutti buoni e non risultava nulla di tutto ciò.
Due giorni dopo mi contatta il ginecologo e mi dice,di andare subito in ospedale per verificare la situazione,presto fatto,tutta l’equipe del reparto di chirurgia pediatrica si mette a nostra disposizione,mi presentano il primario,e mi espone il problema ma col dubbio Cam polmonare o Ernia Diaframmatica, gli dissi quale fosse la differenza dei due casi,e mi disse che nel primo caso si doveva incidere una parte del polmone compromesso, con forti dubbi che la bambina potesse farcela, la seconda invece, riportare al loro posto gli organi e cioè l’intestino e milza. Immaginatevi come stavamo in quel momento, eravamo demoralizzati, dopo tanti sacrifici; si sacrifici perché abbiamo fatto una ICSI ed al primo tentativo e andato a buon fine.
Comunque dopo tanti dubbi e incertezze, da parte nostra e da parte dei medici il referto parlava chiaro: Prognosi Riservata.
Il giorno 04/01/2010 la mia signora si reca in ospedale per sottoporsi ad un’altra ecografia ma incredibilmente viene ricoverata d’urgenza per una gestosi in corso e con la pressione arteriosa alle stelle,ma dato che i medici non sapevano a cosa si andava incontro e cioè quale fosse la diagnosi esatta,l’attesa del giorno del parto si fece lunga, ansiosa e con tanta tristezza nelle nostre famiglie perché non si sapeva come andasse a finire.
Finalmente il giorno 22/01/2010 dopo un ecografia fatta di prima mattina i dottori decidono di far venire alla luce la bambina,io essendo al lavoro ricevo una chiamata e corro immediatamente in ospedale,mi affretto e con il cuore in gola mi reco in sala parto,vedo per poco tempo in sala parto mia moglie, parlo col ginecologo e mi dice che è andato tutto bene,ma aimè non vedo la mia piccina,mi dicono che l’anno trasportata d’urgenza in Terapia Intensiva,nel frattempo mi raggiunge il primario di chirurgia pediatrica,e mi informa che ancora non erano certi della prognosi che era stata fatta mesi prima,dalle notizie che udivo e credetemi non erano buone le possibilità che avrei potuto abbracciare la mia piccola erano poche,e vedendola in incubatrice attaccata ad una macchina per la respirazione non era piacevole,e più la guardavo più piangevo per lei.La cosa non era bella da vedersi.
Dopo poche ore dalla nascita di mia figlia,e dopo tanti esami fattegli,finalmente l’esito Ernia Diaframmatica a quel punto il Primario di chirurgia pediatrica mi informa della situazione, mi dice che devo firmare d’urgenza l’autorizzazione per l’intervento,mi spiega brevemente come avviene e quanto tempo; 3 ore circa.
3 ore interminabili mentre aspettavo ero nella cappella dell’ospedale e pregavo la Vergine che tutto andasse a buon fine.
Cosi è stato l’intervento perfettamente riuscito pero si dovevano aspettare le famose 48 ore postoperatorio.
Nei giorni a seguire mia moglie viene trasportata dalla maternità al reparto Medicina interna per un disfunzione renale causata dalla gestosi,ma nulla di grave che però ha prolungato il ricovero in ospedale.
Il 20/02/2010 mia moglie viene dimessa dall’ospedale ma al solo pensiero che la mia piccola era ancora ricoverata non ci andava giù.
Per quanto mi riguarda invece non avendo più ferie mi sono dovuto mettere in cassa integrazione, ma per mia figlia questo e altro non m’importava di nulla l’unica cosa che desideravo avere la mia piccola a casa.
Finalmente il 03/03/2010 dopo circa 2 mesi di permanenza in ospedale una lieta notizia la mia piccola viene dimessa.Allora con grande gioia addobbiamo casa per il benvenuto alla nostra piccola e una mega festa a cui tutti tra amici e parenti si uniscono.
I nonni non vedono l’ora di por abbracciare la piccola e anche gli zii non stanno più sulla pelle.
A 18 mesi da quest’incredibile avventura posso dire che la mia piccola salta e gioca ed è piena di vita, i controlli periodicamente vengono eseguiti,e il buon Dio a cui mi sono rivolto la protegga sempre.
Concludendo: vero che son passati 18 mesi ma vedendo che ci sono famiglie che passano queste brutte esperienze mi rattrista e la mia ferita che porto con me in fondo al cuore si riapre, spero che questa grande famiglia aiuti queste persone.
Giuseppe floridia.