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La Storia di Angelo Maria

Care Famiglie la Storia di Angelo Maria merita una premessa.
E’ infatti una storia eccezionale, in tutti i sensi. Dove mamma Enza racconta di medici supereroi, ma dove forse il vero ed unico supereroe è proprio Angelo Maria.
E’ anche una storia di Angeli, gli Angeli dell’Aeronautica Militare Italiana che hanno trasportato il piccolo paziente e l’equipe medica, li dove poi ha ricevuto le cure necessarie. Questi Angeli in divisa blu, operano ogni giorno, in ogni condizione meteorologica, giorno o notte che sia, per trasportare chi è in pericolo di vita in centri ad alta specializzazione.
E’ una storia eccezionale che merita però anche qualche altra riflessione partendo dal racconto di mamma Enza.
La prima riflessione è da fare sulla splendida collaborazione che è nata tra alcuni dei centri medici più importanti in Italia. Si sono parlati e confrontati su cosa fosse meglio per il piccolino. Nessuno si è sentito migliore degli altri e ciascuno ha fornito il proprio contributo di esperienza.
I medici di Napoli non disponevano della tecnologia ritenuta necessaria per poter assistere Angelo Maria e così hanno chiamato i medici di Roma i quali, dopo una valutazione generale, e sulla base di studi internazionali su casi di gravità analoga, hanno deciso che non fosse quella proposta la strategia migliore per assistere il piccolo. Ecco allora che intervengono, dopo estremo e determinato tentativo dei medici di Napoli, i medici di Genova che fanno una valutazione diversa e coraggiosamente, contrariamente a quelle che sono le linee guida applicate a casi simili, decidono di accogliere il piccolo e utilizzare la circolazione extra corporea (ECMO) per aiutarlo.
Oggi Angelo Maria è un piccolo campione e come ci racconta mamma Enza, comincia a muovere i primi passi.
Questa storia ci impone però una seconda riflessione: una procedura di assistenza estrema come l’ECMO (con tutti gli importanti rischi associati al suo utilizzo) quando non suportata da evidenze scientifiche, come accaduto nel caso del piccolo Angelo Maria, può essere generalizzata sull’entusiasmo comprensibile? Riflessione che, come ci è capitato già di vivere con i vaccini per il COVID 19, ci porta ad avere estrema fiducia nella nostra rete sanitaria per il rigore dei metodi che la caratterizza e per la ricerca continua delle eccezioni che, a volte felicemente, confermano le regole.
A noi il grande privilegio di poter gioire per questa nuova vita, per la famiglia che lo ha accolto da subito nonostante qualche imperfezione, e per la meravigliosa comunità medica italiana che, con umiltà e profonda professionalità, ha saputo dare aiuto a questa famiglia.
Benvenuto Angelo Maria nella nostra comunità di Famiglie

Gianluca Venanzi (Presidente FaBED)

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